15-18 agosto 1847

Famiglia ospitante:
Don Ettore Marzano

Lat. 38° 28’ 38’’ N
Long. 16° 28’ 08’’ E
369 m s.l.m.

  • 15 agosto
    15 agosto
    “In meno di un’ora siamo arrivati al fiume Stilaro: le violente piogge, accompagnate da un temporale a mezzogiorno, hanno talmente gonfiato il fiume che non era facile attraversarlo a piedi; l’imperturbabile Ciccio, ad ogni modo, ci ha trasportati sul suo dorso ben salvi. Subito è visibile nella sua altura la città di Stilo […]”. “Don Ettore Marzano, cui era indirizzata la nostra presentazione, sembrava molto cordiale e garbato, un uomo giovane, e la sua grande casa era ben tenuta […] senza nessuna pretesa. Con pronta vivacità il nostro ospite ha messo a nostra disposizione due grandi camere e poi ci ha lasciati, inviandoci i domestici per provvedere a ciò che ci occorreva […]”.
  • 16 agosto
    16 agosto
    “È probabile che nessuno straniero abbia mai visitato questi estremi angoli di una provincia le cui grandi città sono già di per sé fuori dalla via dei visitatori; ma nessuno di coloro che incontrai durante il mio cammino per Bivongi passò senza dirmi una parola o due di saluto; pochi di loro non mi offrirono delle pere, e gruppi di donne cariche di ceste di fichi si fermavano per scegliere i migliori per noi. Nessuno ci ha fatto domande all’infuori di Che cosa pensate delle nostre montagne? o Come trovate il nostro villaggio?”.
  • 16 agosto
    16 agosto
    “C’è, ad ogni modo, ben poco da notare nella casa o nella famiglia di Don Ettore Marzano, a parte che tutto era gradevole e in perfetto ordine. La sola cosa fuori dal comune e che vale la pena ricordare, era che il domestico attendeva al pranzo rimanendo vicino al tavolo, affinché potesse mandar via le mosche, in questa stagione numerose, sventolando uno scaccia mosche di piume come Laputa vicino alle nostre facce. Appena si incominciava a parlare, in un lampo veniva giù lo scacciamosche, rendendo la conversazione uno sforzo difficile”.
  • 17 agosto
    17 agosto
    “Una folla era attratta dalla nostra occupazione mentre eravamo intenti a fare degli schizzi vicino alla città; ma tutti erano contenti e ordinati. Un impiego per la vita forse si può trovare nel grande e strano scenario di montagne attorno alla magnifica Stilo.
  • 18 agosto
    18 agosto
    Ci ha molto divertiti nel tardo pomeriggio una passeggiata al giardino che appartiene alla famiglia di Don A. Marzano; e la sera siamo andati ad una soirèe da uno dei suoi zii, Don Antonio Crea. […] Giocare a carte era il loro divertimento principale, e ad intervalli venivano serviti dei gelati”. “Ancora una volta ci rimettiamo in strada. Prima dell’alba abbiamo detto addio a Don Ettore Marzano, il più piacevole dei giovani calabresi di ceto nobile che abbiamo incontrato finora; un compagno davvero buono e ospitale, e bene informato su molti argomenti. Stilo sarà sempre ricordata sotto ogni aspetto in maniera piacevole”.